Tra le tante combinazioni astrali evocate da Silvio Baldini, che sembra effettivamente dare corpo al suo sogno di...mezza estate, c'è indubbiamente il tabellone di questa finalissima del play off, la gara dei sogni che assegnerà la serie B. Pescara e Ternana sono già state avversarie proprio ad inizio stagione. Quella gara al Liberati fu vissuta con opposte attese e ambizioni: la Ternana, seppur ancora in cantiere, era appena retrocessa e dichiaratamente era stata costruita per ritornare al piano di sopra, mentre il Pescara affrontava il difficile esordio in trasferta tra mille incognite legate al solito mercato risicato ed alle fresche dimissioni del ds Delli Carri. Contro ogni pronostico vinse il Pescara, grazie anche alla prestazione disastrosa del terzo portiere Franchi, schierato in extremis. Non fu un fuoco di paglia perchè poi da lì i biancazzurri presero fiducia e inanellarono dodici risultati utili consecutivi, vincendo pure sul campo dell'Entella e ritrovandosi soli in testa fino a dicembre. Prima di Natale retour match all'Adriatico, con le due squadre appaiate al vertice (considerando però la penalizzazione inflitta agli umbri) e 0-0 che fu più frutto delle solite prodezze di Plizzari. Era un altro Pescara, con Merola a mezzo servizio e Meazzi ancora acerbo, ma era pure un'altra Ternana. La cura Liverani, dopo un rodaggio iniziale, sta producendo frutti: giocatori rigenerati, con una rosa che ha sfruttato finalmente le sue tante alternative, e maggiore equilibrio. Vero è che probabilmente prima con Abate in panchina segnava di più (migliore attacco del girone), ma ora appare più concreta e solida. Il Pescara ha dalla sua lo straordinario rendimento in trasferta, con ben 14 successi in 22 gare, ma la favorita d'obbligo resta la Ternana. Sarà una gara interessante anche perchè vedrà all'opera parecchi ex biancoazzurri: Aloi, tra i migliori contro il Vicenza, è arrivato proprio la scorsa estate dal Pescara, dove ha disputato due buone stagioni ma non è stato possibile trattenerlo per le note logiche di bilancio, quindi andando a ritroso Alex Ferrante, Bruno Martella (abruzzese di Atri, ha mosso i primi passi proprio all'Adriatico) e soprattutto il capitano Marco Capuano. A quest'ultimo, pescarese doc (suo padre fu persino centravanti biancoazzurro negli anni '60), è legato il periodo d'oro della promozione record in serie A con mister Zeman. La squadra con Insigne, Immobile e il nuovo socio Verratti, per intenderci. Infine Donnarumma, attaccante di grande esperienza ma poco utilizzato per problemi fisici, fresco di laurea in scienze motorie. Per stessa ammissione del presidente Daniele Sebastiani fu l'errore di valutazione più grave commesso dal Pescara: arrivato gratis, assieme a Lapadula, dal fallimento del Teramo nel 2015, fu girato senza neppure provarlo al Cittadella, dove poi esplose. Insomma, oltre al fascino di una finale...c'è di più

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 30 maggio 2025 alle 11:31 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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